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STRETTO
Apertura o varco marino fra due terre contigue. Di grande importanza per la navigazione, ha storicamente costituito un sito peculiare per l'insediamento urbano che si è spesso sviluppato su entrambe le rive (Messina/Reggio Calabria; Copenaghen/Malmö; Gibilterra/Ceuta; Istanbul) o un punto strategico di controllo militare e commerciale. Luogo privilegiato per esigere dazi (per esempio il Sund, che vigilava l'accesso al mar Baltico), con l'imporsi, a partire dal Seicento, del principio della libertà di navigazione sui mari fu sempre più regolato dal diritto internazionale. Nevralgico lungo i secoli fu lo stretto di Hormuz, tra golfo Persico e golfo di Oman: passaggio obbligato per il traffico con l'Oriente, rimase importante anche dopo il doppiaggio del capo di Buona speranza (1487) e nel XX secolo ritornò insostituibile per il commercio del petrolio. Lo stretto di Bab al Mandab, fra mar Rosso e golfo di Aden, poteva strangolare l'accesso al canale di Suez (1869) e le terre a esso prossime furono occupate nell'Ottocento dalle potenze europee. La questione degli Stretti (fra mar Egeo e mar Nero) fu causa di prolungati attriti fra impero ottomano, impero russo e potenze europee. Anche in quel margine frastagliato di isole che si affaccia al versante asiatico dell'oceano Pacifico i numerosi stretti (come per esempio quelli di Malacca e della Sonda) e il loro controllo ebbero grande importanza per le relazioni commerciali e militari. Infine lo stretto di Magellano, fra Patagonia e Terra del Fuoco, dal XVI al XX secolo (apertura del Canale di Panama) consentì, insieme a capo Horn, il passaggio dall'Atlantico al Pacifico.
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